LA CITTĄ CIRCONDATA DA CERCHI D'ACQUA  E DI TERRA

 

C'erano due cinte di terra e tre di mare attorno al centro dell'isola, ad ugual distanza per ogni parte .

 Al centro c'era il tempio sacro a Posidone e Cleito, inaccessibile, circondato da una muraglia aurea.

 Il tempio di Posidone era lungo uno stadio e largo tre pletri, d'altezza proporzionata a queste dimensioni .

 Tutto il tempio era rivestito  d'argento tranne gli acroteri, che erano rivestiti d'oro. Attorno al tempio c'erano statue d'oro dei dieci re e regine di Atlantide e delle loro donne.

C'erano due fonti, una fredda e una calda, adatte mirabilmente ad ogni uso per il diletto ed il valore terapeutico delle acque. Erano state costruite  intorno case e  piantati alberi, che amano l'umiditą, e vasche a cielo scoperto per l'estate e coperte per i bagni caldi d'inverno, da una parte quelle 

del re, da un'altra quelle dei cittadini, altrove quelle delle donne.

 L'acqua corrente giungeva  mediante canali e   ponti nel bosco di Posidone che, per la feconditą della terra, aveva alberi di ogni genere, di bellezza e altezza meravigliosa. Ivi erano stati costruiti molti templi consacrati a molte divinitą, molti giardini e scuole.

I porti erano pieni di triremi e di tutti gli apparecchi necessari alle triremi, tutti in buon ordine. Al di lą dei tre porti esteriori cominciava dal mare un muro circolare, distante per ogni parte cinquanta stadi dalla pił grande cinta e dal pił grande porto, e ritornava nello stesso punto presso la bocca della fossa situata verso il mare.Vicino al mare vi erano molte  abitazioni , il canale e il porto pił grandi erano pieni di navigli e di mercanti che venivano da ogni parte del mondo e sollevavano notte e giorno clamore e tumulto

 I sovrani di Atlantide gettarono ponti sugli anelli di mare che circondavano l'antica metropoli, e fecero una strada che permetteva di entrare ed uscire dal palazzo reale.  E, partendo dal mare, scavarono un canale largo trecento piedi, profondo cento, lungo cinquanta stadi, che arrivava alla zona pił esterna creando un varco dal mare fino a essa che divenne un porto; e il varco era abbastanza ampio da permettere l'entrata alle navi pił grandi. Inoltre, a livello dei ponti aprirono gli anelli di terra che separavano gli anelli di mare, creando uno spazio sufficiente al passaggio di una trireme per volta da un anello all'altro e ricoprirono questi canali facendone una via sotterranea per le navi; infatti le rive furono innalzate di parecchio sopra il livello dell'acqua. La pił grande delle zone, cui si poteva accedere dal mare tramite questo passaggio, aveva una larghezza di tre stadi e la zona di terra che veniva dopo era altrettanto larga; ma le due zone successive, l'una d'acqua, l'altra di terra, erano larghe due stadi e quella che circondava l'isola centrale era di uno stadio soltanto. L'isola su cui sorgeva il palazzo aveva un diametro di cinque stadi..."   

  Platone - I dialoghi di Timeo e Crizia.

Dalla descrizione di Platone  possiamo immaginare il territorio, dove sorgeva Atlantide ,  di forma quasi rettangolare , circondato su tre lati da montagne e con una pianura centrale opportunamente irrigata e suddivisa in zone agricole di eguali dimensioni.

 La grande cittą di Atlantide sorgeva a sud ed era circondata da una cerchia di mura  e  canali d'acqua  ed era la cittą sovrana di dieci stati confederati , retti ciascuno da un re.

CONVERTENDO LE DIMENSIONI CITATE DA PLATONE SI E' CERCATO DI CALCOLARE LA GRANDEZZA DELL'ISOLA DI ATLANTIDE.

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